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Una lupa di nome Astrid

Astrid in Lussemburgo

“Perché avete scelto un cane lupo cecoslovacco come primo cane?” potreste chiederci voi. “Bella domanda…” potrebbe essere la nostra risposta! Ma andiamo con ordine…

Io (la Gio) avrei sempre voluto un cane e ogni tanto rompevo le scatole a Denis. Ma lui, giustamente, mi faceva tornare con i piedi per terra, facendomi notare che l’organizzazione sarebbe stata molto complessa.

Poi un giorno fatale fu l’Ikea! Mentre eravamo alla ricerca di un armadio, vediamo camminare nel corridoio una persona con al guinzaglio un cane lupo cecoslovacco. Io sapevo già dell’esistenza di questa razza, ma era il primo che Denis vedeva e si è subito stupito per la sua somiglianza fisica con un lupo, ovviamente.

Poi è arrivato il Covid e, con esso, la consapevolezza che per un po’ avremmo viaggiato in modo diverso. Durante il lockdown, mentre stavamo facendo giardinaggio, Denis mi ha chiesto “maaaa…se prendessimo un cane?” e io “ma sei sicuro? Perché poi tanto ricadrà su di te. Io sono via tutto il giorno..e che cane vorresti?”, “se prendiamo un cane, solo un cecoslovacco!”. Ed ecco che ci siamo ritrovati a cercare informazioni su questa razza. Prima su internet e poi andando a visitare alcuni allevamenti.

Nei 4 allevamenti che abbiamo visitato (Cappuccetto Rosso, Lupi si nasce, Shadow of the Phoenix e Glock Pack) ci è stato reso evidente come il clc sia un cane che richieda un certo impegno e certe accortezze nella gestione. Ma non siamo qui per fare una lezione sul cane lupo cecoslovacco! Quindi… Abbiamo scelto Lupi si nasce e il 25 ottobre 2020 è nata Astrid. E dopo 60 giorni una frugoletta, più simile ad una pantegana che ad un lupo, è entrata nella nostra vita.

Astrid – 60 giorni
Astrid – 60 giorni

I primi mesi (forse è meglio dire i primi 2 anni) sono stati belli impegnativi. Abituarla al box/kennel, a giocare con la bocca senza fare male, a gestire i momenti di solitudine, a non tirare al guinzaglio, a rispettare le regole…il lavoro da fare è stato tanto, con momenti di sclero, e non avremmo potuto affrontarlo senza frequentare un centro di addestramento cinofilo. Abbiamo iniziato quando Astrid aveva 5 mesi. Il primo centro non era adeguato né per lei né per noi, poi abbiamo trovato il Centro Cinofilo Tige, a Carpi, che ha conquistato sia lei che noi e dove tutt’ora, a quasi 4 anni di vita, continuiamo a lavorare con lei sull’educazione avanzata e sul mantrailing.

Preparazione per il BH
Palestrina cinestesica

Astrid è, adesso, un cane equilibrato, molto curiosa ed estroversa, che, per la maggior parte delle volte, non si tira indietro. Ma rimane pur sempre un clc e ogni tanto viene fuori la sua naturale diffidenza, soprattutto con gli estranei. Ha trovato in Denis il suo leader, ma è molto legata al nostro nucleo famigliare e ai ragazzi del centro cinofilo. Lavorare sull’obbedienza, anche sportiva, non è semplice perché, un po’ per il fatto di essere così interessata al mondo intorno un po’ per l’indole della sua razza che la porta a distrarsi facilmente, la sua attenzione va sempre mantenuta alta verso il conduttore.

Al lavoro al campo addestramento

Astrid odia profondamente i gatti e, ogni tanto, i camerieri. Ama le passeggiate nella natura, soprattutto in montagna, ma si trova meno a suo agio nelle grandi città e in mezzo alla folla. In alcuni momenti affiora un po’ di ansia da separazione. Riesce a sfatare la proverbiale eleganza del clc con le sue espressioni e con le posizioni in cui dorme.

Espressione intelligente
Dormire in posizioni eleganti

Adora i grattini sulla pancia, ma non ama il contatto fisico prolungato né quello occasionale con estranei, a meno che non sia lei ad avvicinarsi con le orecchie spiaccicate all’indietro, gli occhi socchiusi e la bocca quasi sorridente.

Rimane sempre un clc e, per quanto siamo stati fortunati nella scelta dell’allevamento e del campo di addestramento e il carattere di Astrid sia per certi versi positivamente anomalo per gli standard di razza, l’attenzione va mantenuta sempre alta.

Mi diverto sempre molto ricordando a Denis che una delle sue speranze, nell’adottare un clc, era quella di avere un cane che incutesse nelle persone estranee un rispetto tale da tenerle distanti durante le passeggiate. E invece continuiamo ad essere fermati da persone che, dopo aver esclamato “oh ma che bello!”, chiedono “è un lupo?” “è un husky?” “che razza è?” “posso accarezzarla?”. Qualcosa non ha funzionato nei piani iniziali!

Per concludere, ci teniamo a sottolineare che il clc non è una razza per tutti. Richiede molto tempo, attenzioni e costanza nell’impegno. Se avete domande o curiosità riguardo questa stupenda razza, non esitate a scriverci!

E continuate a seguirci se volete scoprire altre sfaccettature di Astrid e di quello che facciamo con lei!

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