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10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa

10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa

Manca poco all’arrivo del cucciolo e volete essere pronti per accoglierlo al meglio e affrontare i cambiamenti che stanno per avvenire?

Spoiler: non sarete mai pronti davvero! Noi non lo eravamo neanche quando è arrivato il secondo cane. Ma potete seguire alcuni accorgimenti che faciliteranno l’inserimento del cucciolo.

Ecco quindi 10 consigli per accogliere un cucciolo in casa. Iniziamo!

L’inserimento del cucciolo in famiglia, soprattutto quando è già presente un altro cane, come nel nostro caso, è un processo da gestire con attenzione e tenendo in considerazione diversi fattori. Se il processo di inserimento nel primo periodo viene gestito bene, sicuramente la vita sarà più facile dopo!

Quando abbiamo deciso di prendere Kaido, Denis stava facendo il corso da educatore cinofilo e siamo stati consigliati dagli educatori cinofili del centro che frequentiamo. Quindi ci siamo preparati un po’ prima dell’inserimento del cucciolo!

Quelle che trovate di seguito sono indicazioni che derivano dalla nostra esperienza, sperando che possano essere da spunto. Tenendo sempre bene a mente che ogni situazione è a sé, che sia già presente o meno un altro cane o animale in famiglia. Il consiglio, in ogni caso, è sempre quello di rivolgersi ad un educatore cinofilo professionista, che possa valutare la vostra situazione e indirizzarvi al meglio affinché l’inserimento del cucciolo sia adeguato alle vostre esigenze.

1. Come Prepararsi per il Viaggio del Cucciolo verso Casa

Quando andrete a prendere il cucciolo per iniziare la vostra nuova vita insieme, probabilmente non starete più nella pelle e non capirete più nulla. Per noi, almeno, è stato così entrambe le volte!

Kaido arriva a casa

La cosa migliore sarebbe munirvi già di un kennel, che potrete usare sia in macchina che, dopo, a casa. E potreste mettere sul fondo una traversina per il viaggio. Magari parlatene preventivamente con l’allevatore. Se non avrete un kennel per tempo, portate un buon numero di coperte, asciugamani, stracci… Il cucciolo potrebbe soffrire la macchina e rimettere, oppure non riuscire a trattenere i bisogni.

Quando siamo andati a prendere Astrid, non ci era ancora arrivato il kennel e l’abbiamo tenuta in braccio per il viaggio (sconsigliatissimo!), avvolta in una coperta. E ha rimesso due volte. Con Kaido eravamo un po’ più preparati e abbiamo utilizzato un kennel con una traversina sul fondo. Ma anche il viaggio di Kaido è stato un po’ un disastro: ha rimesso due volte nei primi km. Poi, fortunatamente, si è addormentato nel kennel fino a casa.

2. Preparare la Casa per il Cucciolo

Le cose fondamentali da avere al momento dell’arrivo del cucciolo sono sicuramente:

  • Una ciotola per l’acqua, da rendergli già disponibile quando lo porterete a casa
  • Una ciotola per il cibo, che invece non sarà sempre a disposizione
  • Un guinzaglio
  • Un collare fisso
  • Un posto sicuro e riparato che può individuare come cuccia (il kennel, un cuscino, un tappetino tipo Vet Bed, etc)
  • Sacchetti per i bisogni
  • Il cibo (parlatene con l’allevatore)
  • Un gioco

Noi abbiamo preso spunto anche da questo utilissimo articolo di Valeria Rossi.

10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa - cose da avere

Potrebbe valere la pena togliere o spostare alcune cose, come ad esempio:

  • Tappeti: considerate che il cucciolo non avrà il pieno controllo della vescica fino a 4-5 mesi e potrebbe fare la pipì in casa, non appena gli scappa. Anzi, succederà di certo e più volte! Se ha accesso a tappeti, potrebbero non essere al sicuro
  • Oggetti ad altezza cucciolo: un cucciolo è a tutti gli effetti un po’ come un bimbo. E’ curioso, vuole esplorare e punterà probabilmente tutte quelle cose che sono alla sua portata. Se ci sono oggetti delicati, che potrebbero rompersi, o con i quali potrebbe farsi del male, valutate di tenerli fuori dalla sua portata fino a che non sarà cresciuto. E’ davvero un attimo girarsi e trovarlo che sta masticando il cavo della tv, il telecomando, etc. Quando vogliono sanno essere dei ninja

Il giorno del suo ingresso in casa, così come i giorni immediatamente successivi, il cucciolo avrà bisogno di ambientarsi, conoscere la sua nuova casa e affrontare il cambiamento. E’ importante lasciargli i suoi tempi e i suoi spazi e non stargli troppo addosso. Ci sarà tempo per farlo conoscere ad amici e parenti, i primi giorni non esponetelo come un trofeo, fate in modo di essere solo voi i suoi punti di riferimento. Se in famiglia ci sono dei bambini, abituateli fin da subito al concetto che il cucciolo non è un peluche e che ha bisogno dei suoi momenti di tranquillità.

3. La Routine di un Cucciolo

I cani sono dei grandissimi fan della routine!

Carosello 10 consigli cucciolo La routine

Prima costruirete una routine per il vostro cucciolo, prima stabilirete i vostri equilibri e la vostra serenità famigliare. Chiaramente, la routine di un cucciolo sarà diversa da quella di un cane adulto, alla quale bisognerà arrivare per step, man mano che le esigenze fisiologiche cambiano.

Fino a 6-7 mesi di vita, il cucciolo avrà bisogno di mangiare 3 volte al giorno e dopo ogni pappa dovrà fare i bisogni abbastanza in fretta. Così come dopo aver giocato. Siate pronti a portarlo fuori subito dopo questi due eventi. Le passeggiate saranno abbastanza brevi all’inizio, in base all’autonomia energetica del vostro cucciolo. Dopo le passeggiate avrà bisogno di dormire. E dopo aver dormito, la sua energia sarà di nuovo a mille!

La routine iniziale di Kaido era più o meno la seguente: sveglia-bisogni-1° pappa-bisogni-passeggiata-riposino (umani al lavoro)- 2°pappa-bisogni-passeggiata-riposino (umani al lavoro)-3°pappa-bisogni-passeggiata-bisogni-nanna

È importante inserire nella routine momenti di gioco con il cucciolo. Il gioco deve essere finalizzato all’apprendimento, quindi qualcosa di costruttivo, ad esempio il tira e molla con uno straccetto. Questa attività infatti crea un legame e insegna al cucciolo a lasciare qualcosa che ha in bocca. Il lancio e riporto della pallina è meno indicato, sia dal punto di vista dell’impatto sullo sviluppo che della relazione (tende a far allontanare il cucciolo da sé).

Impostare una routine servirà anche a voi per prevenire il momento dei bisognini e velocizzare, in questo modo, l’apprendimento del luogo adatto per fare i bisogni, cioè…fuori!

4. I Bisogni. Come insegnare al cucciolo a non fare i bisogni in casa!

10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa bisogni

La prima regola è: armarsi di tantissima pazienza! Mettete in conto che il cucciolo, soprattutto i primi giorni, non riuscirà a trattenersi ed espleterà i suoi bisogni in casa. Tra Astrid e Kaido, non sappiamo quanto alcool denaturato e stracci abbiamo usato!

Saremo ripetitivi, ma anche in questo caso ci viene in aiuto Valeria Rossi e i consigli che trovate nel suo “Cuccioli e pipì“.

Dopo qualche giorno di convivenza, imparerete a capire quali sono i momenti in cui molto probabilmente il cucciolo dovrà fare i suoi bisogni (dopo mangiato, quando si sveglia, etc). Più sarete pronti a prevenirlo e a portarlo fuori per tempo, prima imparerà. E non appena fa i bisogni fuori, riempitelo di coccole e “braaaaavoooo come se si fosse appena laureato!

Noi non siamo mai stati fan della traversina. Nell’immediato può sembrare una soluzione al problema pipì, ma a lungo andare potrebbe condizionare il cane in modo errato e, addirittura, trasformarsi in un problema di difficile risoluzione. Abbiamo la fortuna di avere un piccolo giardino, quindi sicuramente siamo stati facilitati in questo processo. Magari chi abita in appartamento dovrà faticare un po’ di più, ma ci arrivano tutti (salvo casi particolari legati a disfunzioni fisiologiche o altri problemi).

5. La Gestione della Pappa

10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa pappa

Anche il momento della pappa ha il suo rituale! Fin da subito abbiamo abituato Kaido a mangiare nel suo kennel, ad essere manipolato da noi mentre mangia e, soprattutto, a vedere che infiliamo le mani nella sua ciotola (senza, ovviamente, portargli via il cibo). Abbiamo lavorato anche sulla pazienza e sul sapere aspettare, prima di avventarsi sul cibo. Anche in questo processo, Kaido è stato molto docile e molto recettivo.

Il cucciolo deve capire fin da subito che voi non siete lì per portargli via il cibo, anzi! Quindi abituatelo a trovarsi le vostre mani nella ciotola mentre mangia e a non avere reazioni avverse (ringhi, tentativi di morsi), che andranno subito corrette (fatevi dare una mano da un educatore cinofilo!). Un metodo per lavorare su questo è fornire cibo, poco alla volta, direttamente con le mani dentro alla ciotola.

Inizialmente, il cucciolo avrà bisogno di mangiare 3 volte al giorno. Ma dopo 6-7 mesi di vita potrà passare a 2 pasti giornalieri (consigliabile mattino e sera). Una buona regola è che, dopo mangiato, il cane riposi tranquillo un paio di ore per digerire (evitare le corse e i giochi con umani e cani, ad esempio).

6. Le Prime Passeggiate del Cucciolo: tante piccole esperienze positive

Già nel primo periodo di inserimento del cucciolo, si possono sfruttare le passeggiate quotidiane per far sì che il cucciolo faccia diverse esperienze e si abitui alle situazioni normali della vita quotidiana che intraprenderà. Le prime passeggiate con Kaido erano ovviamente abbastanza brevi, un po’ perché doveva abituarsi al guinzaglio e un po’ perché i cucciolini hanno un’energia limitata.

Le prime volte potrebbe piangere quando lo fate uscire di casa, perché lo state allontanando da un posto sicuro. Ma perseverate e fategli fare belle esperienze e presto, come è successo anche con Kaido, quando prenderete i mano il guinzaglio il cucciolo capirà che state per uscire insieme e sarà felicissimo!

E’ importante che il cucciolo faccia diverse esperienze positive già durante le prime passeggiate: i passaggi sulle grate, i rumori delle auto, delle moto e dei vari mezzi in generale, i rumori forti (portiere o cancelli che sbattono, ad esempio), il passaggio di bici o di runner, posti un po’ affollati, etc. Chiaramente, l’intensità dello stimolo si deve aumentare man mano che il cane si abitua e se non mostra grosso disagio. Non possiamo prendere il cucciolo e dopo una settimana portarlo al centro commerciale!

Kaido, per circa una settimana, poco dopo il suo inserimento, sembrava avere paura di passare sulle grate, timore che Astrid, ad esempio, non ha mai avuto. Ci abbiamo lavorato subito, portandolo a mettere volontariamente le zampe sulle grate, attirandolo con dei pezzetti di wurstel. Sono bastate 4-5 ripetizioni in giorni consecutivi perché questa piccola fobia scomparisse.

10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa passeggiate

Noi abbiamo sempre evitato le aree cani perché i soggetti che si possono trovare potrebbero non essere sempre adeguati ad una corretta socializzazione del cucciolo con i suoi simili. E la socializzazione, in questi primi mesi di vita del cane, va gestita in modo consapevole e controllato, sia fra cuccioli che, a maggior ragione, con cani adulti.

7. Frequentare una Puppy Class

10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa puppy class

A proposito di socializzazione, appena possibile abbiamo iniziato a frequentare con Kaido una Puppy Class, presso il centro cinofilo TIGE, dove già andavamo con Astrid. E vi consigliamo davvero di portare il vostro cucciolo ad una Puppy Class!

Nella Puppy Class ci sono, di solito, un numero contenuto di cuccioli entro i 6 mesi di età, che un po’ socializzano tra di loro (sotto la supervisione degli educatori) e un po’ lavorano con i rispettivi proprietari. E’ molto utile per l’educazione del cucciolo: si imparano i classici comandi base (seduto, terra, resta, piede, etc), e la condotta al guinzaglio e si lavora tanto sul richiamo in condizione di distrazione, così da rafforzare man mano il legame con il proprietario. In determinati momenti, poi, vengono inseriti nel gruppo dei cani adulti regolatori, con certe caratteristiche, che insegnano in lingua canina ai cuccioli come ci si comporta (ad esempio, nella gestione delle risorse e nella comunicazione tra cani).

8. La Gestione degli Spazi della Casa

Così come è stato per Astrid, abbiamo fatto capire fin da subito a Kaido quali spazi della casa sono a sua disposizione e quali gli sono interdetti. Ad esempio, non lasciamo che i nostri cani entrino in bagno e Astrid sa che, anche se la porta dovesse essere aperta, non deve entrare. Con Kaido ci stiamo ancora lavorando! Per il momento si lancia ancora non appena trova uno spiraglio… Ma ci arriveremo!

A parte i bagni, possono andare ovunque, ma non consentiamo loro di salire sul divano e sul letto. Hanno i loro kennel, i loro cuscini, dormono in camera con noi, ma di fianco al letto. Dobbiamo dire che Kaido non ha mai provato a salire né sul divano né sul letto (ogni tanto prova a mettere una zampa sul divano se c’è sopra uno di noi 2), ma anche Astrid è sempre stata brava da questo punto di vista.

Questi erano solo esempi tratti dalla nostra vita, non è importante dove decidete che il vostro cucciolo potrà andare o meno. L’importante è mantenere una coerenza: se si decide che certi luoghi sono vietati, impostate questi divieti già al momento dell’inserimento del cucciolo in famiglia. Sarà molto più facile che dover far perdere una certa abitudine ad un cane adulto!

10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa gestione spazi

9. Kennel sì, kennel no

10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa kennel

Sui social e sul web in generale ci sono tantissime discussioni sull’utilizzo del kennel. Non vogliamo assolutamente addentrarci in questi confronti, né spingervi verso una delle due fazioni. Riportiamo solo la nostra esperienza e, come sempre, vi rimandiamo ad una valutazione del vostro caso con un educatore cinofilo per consigliarvi al meglio.

Noi utilizziamo il kennel, sia a casa che, soprattutto, in macchina e in van. Ovviamente con le dovute accortezze. Memori dell’errore fatto con Astrid, con la quale abbiamo sbagliato i modi e i tempi di abituazione al kennel, abbiamo voluto lavorare con Kaido fin da subito con il kennel.

E’ proprio in fase di inserimento del cucciolo che sarebbe meglio impostare l’utilizzo di questo strumento. Fin dal primo giorno, quindi, Kaido ha mangiato e ha avuto i suoi momenti di riposo, anche durante il giorno, nel suo kennel, per far sì che lo percepisse come la sua cuccia. Per i primi 2 mesi circa, lo abbiamo fatto dormire nel kennel anche di notte, in camera con noi. Dobbiamo dire che, a differenza dell’esperienza con Astrid, è stato davvero facile abituare Kaido al kennel, un po’ sicuramente per la differenza di genetica e un po’ perché sbagliando si impara!

Astrid e Kaido restano nel kennel mentre noi siamo a lavoro. Quello di Astrid rimane aperto, perché ormai è adulta e abituata. Quello di Kaido, che è ancora cucciolo, chiuso, in modo che non possa farsi male con qualche oggetto della casa. Negli spostamenti in auto e, a maggior ragione, in van, utilizziamo sempre il kennel perché dà al cane una protezione maggiore in caso di incidente. Su YouTube trovate un sacco di video di crash test eseguiti con e senza kennel…vi dimostreranno la sua utilità.

10. La Gestione della Solitudine

E’ un argomento in realtà abbastanza complesso e ogni cucciolo può essere una storia a sé. Ci sono alcuni accorgimenti generici che sono, più o meno, sempre validi. Ciò che è certo è che dovete essere pronti a pianti, disperazione e scuse ai vicini per i rumori molesti!

E’ fondamentale che il cucciolo comprenda abbastanza alla svelta che dovrà stare da solo per un certo periodo della giornata, a meno che non siate lavoratori in smart working (ma anche in questo caso, imparare a gestire la solitudine non gli farà male).

Se possibile, cercate di mettere in sicurezza o spostare tutte quelle cose che il cucciolo potrebbe danneggiare o con cui potrebbe farsi del male. Si parte gradualmente, con dei periodi di solitudine molto brevi (inizialmente anche solo pochi minuti), che aumentano pian piano. Partite già dal primo giorno, anche semplicemente chiudendovi in bagno per alcuni minuti.

10 consigli utili per accogliere un cucciolo in casa gestione solitudine

Un cane che sa stare da solo è un cane equilibrato!

Rimane sempre valido il consiglio di farsi aiutare da un educatore cinofilo esperto! Che male non fa…

E se in famiglia c’è già un altro cane?!?“…Troverete alcuni suggerimenti nell’articolo che uscirà prossimamente! Stay tuned!

Se l’articolo vi è stato utile, lasciate un commento e condividetelo!

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Vi consigliamo anche questo libro, sempre di Valeria Rossi:

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